I fratelli Castiglioni, Achille e Pier Giacomo, dedicano a un paese sul Lago di Como la sedia Lierna, di cui porta il nome. Il progetto è definito da un design rigoroso e si inserisce nell’ambito delle riflessioni funzionaliste. Sebbene la struttura di Lierna sia in legno massello laccato, la sedia è in realtà molto leggera. Frutto della capacità di sperimentazione dei Castiglioni per realizzare una sedia solidissima a dispetto delle sue forme molto esili, Lierna è un esempio eccellente della corrispondenza tra la forma e funzione senza virtuosismi, per definire una nuova espressività, tutta italiana, del Moderno.
Lierna è stata progettata senza traverse laterali, anteriori e posteriori, liberando così le gambe della sedia e permettendo a chi ci si siede di muovere le proprie senza restrizioni, posizionandole nel modo più confortevole. Il sedile imbottito e rivestito in pelle o in tessuto la rendono anche estremamente comoda ed ergonomica. L’intenzione dichiarata dai Castiglioni è stata quella di creare una sedia a “richiamo posturale” che anticipa i tempi: “È una sedia appositamente pensata come sedile da accostare al tavolo da pranzo. È risultata pertanto con lo schienale piuttosto alto che fa scudo alle spalle del commensale, stretto per facilitare i movimenti di chi serve il pranzo e che ben si addice alla posizione composta delle persone sedute”. La struttura dello schienale induce dunque, volutamente, ma senza coercizione, chi è seduto in una posizione eretta, “educata” e corretta dal punto di vista fisiologico. Lo schienale si piega con una linea dorsale attentamente studiata che evita le contratture e gli inarcamenti, ideata nello specifico per essere utilizzata dai commensali, Lierna è tuttavia adatta anche per lavorare al tavolo.